Personalmente sono fiera di essere italia e non cambierei la mia nazione con nessun'altra al mondo. Allo stesso modo però apprezzo il fatto che ogni giorno di più vengono abbattuti i confini, soprattutto mentali. Il mio sentirmi Italiana infatti non pregiudica affatto il rapporto con lo straniero perché mi sento allo stesso tempo europea e cittadina del mondo. Condanno quindi ogni forma di razzismo che nasce in nome dell'amor di patria, sporcando un ideale in realtà degno di rispetto. Anzi, non credo che un po' più di patriottismo ci faccia male. Ma dato che le vie di mezzo spesso non piacciono meglio scegliere il danno minore.

Ma la tua patria (dal latino pater, padre) è solo l'Italia?

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Personalmente sono fiera di essere italia e non cambierei la mia nazione con nessun'altra al mondo. Allo stesso modo però apprezzo il fatto che ogni giorno di più vengono abbattuti i confini, soprattutto mentali. Il mio sentirmi Italiana infatti non pregiudica affatto il rapporto con lo straniero perché mi sento allo stesso tempo europea e cittadina del mondo. Condanno quindi ogni forma di razzismo che nasce in nome dell'amor di patria, sporcando un ideale in realtà degno di rispetto. Anzi, non credo che un po' più di patriottismo ci faccia male. Ma dato che le vie di mezzo spesso non piacciono meglio scegliere il danno minore.

No,infatti io mi sento in patria nei luoghi che considero vicini a me per qualche motivo,culturale o politico.Come ho già detto mi sento italiana perché condivido con i miei connazionali una mentalità diversa da quella di un francese o un tedesco proprio perché derivanti da esperienze storiche del tutto diverse.Contemporaneamente non mi sento però piemontese, sebbene io sia nata e cresciuta in questa regione proprio perché scendendo nei dettagli,tra regione e regione,ci sono enormi differenze culturali.Mi sento europea perché nel concetto di europeo ci sono stretti legami con il mio pensiero e infine mi sento cittadina del mondo perché spero che prima o poi davvero non si faranno più differenze discriminatorie fra una civiltà e un'altra,con la consapevolezza che l'essere diversi non significa necessariamente che ci debba essere un migliore e un peggiore.Non amo il conformismo nel quale stiamo sprofondando, ma sicuramente anche da questa visione del mondo si può ricavare qualcosa di buono.Basterebbe saper trovare il giusto mezzo aristotelico delle cose,ma mi sto sempre più convincendo che l'uomo non ne sia capace,e,spesso,riesce difficile anche a me.

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Ma la tua patria (dal latino pater, padre) è solo l'Italia?

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Personalmente sono fiera di essere italia e non cambierei la mia nazione con nessun'altra al mondo. Allo stesso modo però apprezzo il fatto che ogni giorno di più vengono abbattuti i confini, soprattutto mentali. Il mio sentirmi Italiana infatti non pregiudica affatto il rapporto con lo straniero perché mi sento allo stesso tempo europea e cittadina del mondo. Condanno quindi ogni forma di razzismo che nasce in nome dell'amor di patria, sporcando un ideale in realtà degno di rispetto. Anzi, non credo che un po' più di patriottismo ci faccia male. Ma dato che le vie di mezzo spesso non piacciono meglio scegliere il danno minore.

Grande lid, quando scrivi queste cose sono fiero di averti conosciuto. per quanto riguarda il razzismo hai pienamente ragione e penso che le persone razziste non si debbano neanche ritenere patriottiche, ma soltanto teste di *****!!! W l'Italia e gli italiani e gli europei. sciauuu

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Personalmente sono fiera di essere italia e non cambierei la mia nazione con nessun'altra al mondo. Allo stesso modo però apprezzo il fatto che ogni giorno di più vengono abbattuti i confini, soprattutto mentali. Il mio sentirmi Italiana infatti non pregiudica affatto il rapporto con lo straniero perché mi sento allo stesso tempo europea e cittadina del mondo. Condanno quindi ogni forma di razzismo che nasce in nome dell'amor di patria, sporcando un ideale in realtà degno di rispetto. Anzi, non credo che un po' più di patriottismo ci faccia male. Ma dato che le vie di mezzo spesso non piacciono meglio scegliere il danno minore.